Associazione Mindfulness Project
Via Poggiberna 15,
56040 S. Luce - Pomaia PI
presso l'Istituto Lama Tzong Khapa
CF.90034760505
Approccio e visione
Deep Mindfulness
In un tempo in cui la parola Mindfulness da una parte si diffonde ma dall’altra troppo si banalizza, sentiamo l’esigenza di identificare più precisamente i percorsi della Deep Mindfulness per salvaguardare la professionalità e la qualità dell’insegnamento che viene trasmesso.
Al di là delle diverse tecniche e metodologie, la mindfulness consiste in una sollecita e non giudicante attenzione al flusso della coscienza, dei pensieri, delle emozioni e degli stati mentali. Coltivare questa attitudine aperta e non giudicante significa scoprire spazi interiori di sorprendente calma mentale e accoglienza, e realizzare la capacità di rapportarsi alle esperienze interiori e relazionali in modo sempre più aperto, maturo e sensibile.
Mindfulness è la capacità di accogliere ogni esperienza con la forza della pace mentale e con il coraggio del cuore, permettendoci di uscire dal sequestro dei nostri stessi pensieri.
Mindfulness in inglese, approssimativamente tradotto con consapevolezza in italiano, è un termine che tenta di avvicinarsi a “Sati” che nell’antica lingua pali indica uno stato mentale di attenzione nel momento presente che in quanto tale ha la qualità di essere libera da pensieri condizionanti che portano sofferenza. Si tratta quindi di una condizione di eccezionale libertà certamente desiderabile per ogni individuo.
Leggendo questa sintetica descrizione sembra qualcosa di semplice e facile da ottenere, ma l’esperienza ci dice che non è così poiché acquisire l’abilità a comprendere, intuire e specialmente rimanere nella “mindfulness” richiede un lungo e paziente addestramento. Inoltre è necessario che la “mindfulness” si accompagni ad altre qualità interiori come l’amorevole gentilezza e la compassione senza le quali rischia di perdere la sua efficacia.
Una Mindfulness Dharma Oriented
La Deep Mindfulness può essere definita una Mindfulness Dharma oriented non per aderire ad un credo, ma perché siamo profondamente convinti che la psicologia buddhista della liberazione abbia molto da insegnare al mondo occidentale. Quando ci si riferisce al Dharma si intende la ricerca di una visione chiara, scevra dai condizionamenti della mente, in grado di svelare il modo in cui le cose esistono realmente e quindi la effettiva natura della Realtà.
Il Dharma proviene dagli insegnamenti delle diverse tradizioni spirituali che mirano allo sviluppo della saggezza e delle qualità dell'essere, quali l'amore altruistico e la compassione, tuttavia il nostro approccio è laico e scevro da qualsivoglia connotazione fideistica: vivere in conformità del Dharma significa vivere in armonia ed equilibrio con il mondo e con gli altri.
Il modello Mindfulness Project: un modello che integra i diversi livelli della mindfulness e una visione globale della mente e dei fattori mentali salutari
Diversi livelli della mindfulness : una necessità di chiarificazione
Nel panorama attuale dei diversi approcci che utilizzano la mindfulness possiamo distinguere diversi livelli e finalità della consapevolezza. In primo luogo si può parlare di consapevolezza ed investigazione con riferimento al lavoro comune della psicoterapia, intendendo una ricerca focalizzata sulla storia personale e sulla narrazione, avendo come obbiettivo la comprensione di: “chi sono io, da dove vengo, di che cosa ho bisogno, dove sto andando”, delineando la condizione personale e interpersonale della mia esperienza e rafforzando il senso di autostima, autoefficacia e in genere quelle che nella psicoanalisi vengono definite le “funzioni dell’Io”.
Si può poi intendere ed utilizzare la consapevolezza come nei diversi programmi di sviluppo della mindfulness attualmente diffusi in occidente, con l’intento di aiutare le persone a sviluppare migliori capacità di gestione delle emozioni e dei pensieri, per far fronte allo stress, per decentrarsi dagli schemi mentali e accedere a un certo grado di equilibrio emotivo. In questo secondo caso la mindfulness riguarda non tanto il contenuto dell’esperienza personale quanto il processo di funzionamento della psiche e il modo per rendere tale processo funzionale e salutare.
Si tratta di un livello metacognitivo, in cui imparare a riconoscere il modo in cui operano i pensieri nel rapporto con il corpo e con le emozioni, e trovare in questo modo una capacità generale di non-reattività e di resilienza. Entrambi i primi due livelli si riferiscono a una dimensione della mindfulness che potremmo definire psicologica. Infine si può intendere e utilizzare la mindfulness in una modalità più vicina alle sue origini, con riferimento a livelli più profondi del processo investigativo e del processo della concentrazione e dell’assorbimento meditativo.
In questo caso si potrebbe parlare di deep mindfulness, di un processo significativo di approfondimento dell’esperienza meditativa, in cui l’investigazione è portata a livelli sempre più sottili e raffinati, direzionandola verso lo sviluppo di conoscenze intuitive relative alla natura della realtà dell’esperienza umana. Si tratta quindi di un diverso livello della mindfulness, che possiamo definire transpersonale, il cui focus è la visione profonda delle caratteristiche universali dei fenomeni (l’impermanenza, l’insoddisfazione/sofferenza, l’insostanzialità del sé o vacuità), con una finalità più vicina al corpus delle pratiche meditative buddiste, che comprende non solo l’equilibrio emotivo ma anche la possibilità di sviluppare le più elevate potenzialità della mente/cuore, in un cammino progressivo di emancipazione dalla sofferenza e di realizzazione di dimensioni di benessere, di pacificazione e di saggezza sempre più raffinate. In questo senso sati viene considerata sinteticamente come “una saggezza o intuizione profonda della effettiva natura della realtà che include tutti i fenomeni esistenti “.
Il modello Mindfulness Project: un modello che integra i diversi livelli della mindfulness e una visione globale della mente e dei fattori mentali salutari
Diversi livelli della mindfulness : una necessità di chiarificazione
Nel panorama attuale dei diversi approcci che utilizzano la mindfulness possiamo distinguere diversi livelli e finalità della consapevolezza. In primo luogo si può parlare di consapevolezza ed investigazione con riferimento al lavoro comune della psicoterapia, intendendo una ricerca focalizzata sulla storia personale e sulla narrazione, avendo come obbiettivo la comprensione di: “chi sono io, da dove vengo, di che cosa ho bisogno, dove sto andando”, delineando la condizione personale e interpersonale della mia esperienza e rafforzando il senso di autostima, autoefficacia e in genere quelle che nella psicoanalisi vengono definite le “funzioni dell’Io”.
Si può poi intendere ed utilizzare la consapevolezza come nei diversi programmi di sviluppo della mindfulness attualmente diffusi in occidente, con l’intento di aiutare le persone a sviluppare migliori capacità di gestione delle emozioni e dei pensieri, per far fronte allo stress, per decentrarsi dagli schemi mentali e accedere a un certo grado di equilibrio emotivo. In questo secondo caso la mindfulness riguarda non tanto il contenuto dell’esperienza personale quanto il processo di funzionamento della psiche e il modo per rendere tale processo funzionale e salutare.
Si tratta di un livello metacognitivo, in cui imparare a riconoscere il modo in cui operano i pensieri nel rapporto con il corpo e con le emozioni, e trovare in questo modo una capacità generale di non-reattività e di resilienza. Entrambi i primi due livelli si riferiscono a una dimensione della mindfulness che potremmo definire psicologica. Infine si può intendere e utilizzare la mindfulness in una modalità più vicina alle sue origini, con riferimento a livelli più profondi del processo investigativo e del processo della concentrazione e dell’assorbimento meditativo.
In questo caso si potrebbe parlare di deep mindfulness, di un processo significativo di approfondimento dell’esperienza meditativa, in cui l’investigazione è portata a livelli sempre più sottili e raffinati, direzionandola verso lo sviluppo di conoscenze intuitive relative alla natura della realtà dell’esperienza umana. Si tratta quindi di un diverso livello della mindfulness, che possiamo definire transpersonale, il cui focus è la visione profonda delle caratteristiche universali dei fenomeni (l’impermanenza, l’insoddisfazione/sofferenza, l’insostanzialità del sé o vacuità), con una finalità più vicina al corpus delle pratiche meditative buddiste, che comprende non solo l’equilibrio emotivo ma anche la possibilità di sviluppare le più elevate potenzialità della mente/cuore, in un cammino progressivo di emancipazione dalla sofferenza e di realizzazione di dimensioni di benessere, di pacificazione e di saggezza sempre più raffinate. In questo senso sati viene considerata sinteticamente come “una saggezza o intuizione profonda della effettiva natura della realtà che include tutti i fenomeni esistenti “.
Temi qualificanti
La Deep Mindfulness aiuta a scoprire nuove possibilità della mente che portano alla pacificazione e alla saggezza e che sono espressi nei tre veleni da cui liberarsi (attaccamento, avversione e ignoranza) e nelle quattro qualità da sviluppare (amorevole gentilezza, gioia compartecipe, compassione e equanimità) per riportarli nella vita e nella esperienza quotidiana e diffondere così quella attitudine all’autenticità, all’etica e alla presenza mentale che sono potenti fattori di miglioramento delle qualità umane e quindi del benessere personale e collettivo.
Ciò che qualifica la Deep Mindfulness è la consapevolezza che permette di vedere ciò che è difficile vedere: la principale causa che produce la sofferenza negli esseri umani è l’identificazione con l’Io o Identità; la pratica della Deep Mindfulness mira da una parte a renderla sana ed equilibrata e dall’altra a superarla, usandola, senza attaccamento ai suoi condizionamenti.
Ciò che si cerca di sviluppare, attraverso la Deep Mindfulness, non sono solo un metodo e delle competenze ma soprattutto quelle qualità dell’essere che attengono alla relazione con sé stessi e alle relazioni interpersonali.
La conchiglia, simbolo della Deep Mindfulness
Abbiamo scelto il simbolo della conchiglia che, nella iconografia classica, rappresenta la “l'insegnamento del Dharma, che si espande indifferentemente in ogni direzione” per indicare quale sia il nostro modo di interpretare la pratica interiore: intercettare i punti cardine del Dharma buddhista basato sulle quattro nobili verità: la sofferenza, le cause della sofferenza, la cessazione della sofferenza e l’ottuplice sentiero.
Il logo Deep Mindfulness qualifica i corsi tenuti da insegnanti formati alle nostre Scuole in quanto la certezza di un metodo è necessaria per tutelare l’autenticità della sua applicazione.
L'associazione Mindfulness Project che ha elaborato il metodo Deep Mindfulness è stata la prima associazione in Italia a sviluppare la ricerca e la formazione nel campo della Mindfulness e ha sviluppato un metodo orientato al Dharma buddhista attraverso i suoi corsi diretti alle persone che vogliono avvicinarsi al buddhismo in modo laico, e attraverso i suoi percorsi formativi diretti ai professionisti caregiver che desiderano ampliare la conoscenza della mente secondo la psicologia buddhista.
L’ubicazione della sede della Associazione Mindfulness Project - che si trova presso l’Istituto ILTK a Pomaia- sancisce lo stretto legame con il Buddhismo tibetano; dal canto suo l’Istituto riconosce alla MP la validità del suo metodo laico come veicolo per diffondere i principi fondanti del Buddhismo attraverso la Mindfulness. Questo rapporto privilegiato non è esclusivo e non preclude al metodo Deep Mindfulness di ispirarsi anche ad altre tradizioni come il Buddhismo Theravada o Zen.
Nei suoi tanti anni di attività la MP ha ampliato il suo raggio di azione, aperto altre sedi e affiliato nuovi centri, promossi dai propri diplomati, abilitati ad insegnare la Deep Mindfulness.
Per approfondire è possibile acquistare il libro: Psicologia Buddhista fra Occidente e Oriente. Rivoluzione deep mindfulness.
Di Antonella Nardone, del centro Il filo del Sé. Un manuale per la crescita interiore.
Ascolta l'intervista a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=L9gCSHlY-5U